giovedì 5 maggio 2011

Con la gioia di Gesù risorto nel cuore....riflessione di una cara amica di nome Caty


Con la gioia di Gesù risorto nel cuore, inizio questo momento di agape…
Poco più di una settimana fa abbiamo vissuto la tristezza del venerdi santo dove si assiste al martirio di Gesù ….sino alla morte di croce
e subito dopo… “l’assenza” del Sabato Santo che porta nell’animo ancora più sgomento… l’assenza di Dio….
vissuta senza celebrazione, senza eucaristia… senza suono di campane … proprio per marcare il vuoto che si crea quando il Signore non è più con l’uomo…
personalmente vivo il sabato santo come un dramma….il dramma del silenzio di Dio….
si giunge però alla gioia del “mattino dopo”, quando le donne recatesi al sepolcro lo trovano vuoto…


La liturgia a questo punto pone l’ attenzione sulle apparizioni di Gesu’ risorto..
Egli appare alle donne… agli Apostoli… certamente appare alla sua mamma anche se di questo incontro il vangelo non parla …. Appare anche ai discepoli che addolorati si allontanano da Gerusalemme e tornano ad Emmaus, il loro paese, quasi volendo fuggire dalla croce… ed è su
questo episodio che desidero soffermarmi ..
I due discepoli tristi e delusi, tornano a casa turbati…. mi sembra di vederli… ( quante volte abbiamo provato il loro stato d’animo)…


Lungo la via , parlano della loro amarezza nell’ aver visto morire in croce,dopo orrendi supplizi, quello che pensavano fosse il Salvatore del mondo ..
e strada facendo “qualcuno” si unisce a loro e chiede il perché di tanta tristezza ..parlano dei fatti accaduti… raccontano il peso che hanno dentro il cuore :
Gesù è stato condannato, è morto sulla croce...non può essere lui il Salvatore promesso.
Sebbene egli spieghi loro le scritture…Tardi di cuore…non doveva il Messia patire tali cose, ed entrare poi nella sua gloria?”, chiusi nel loro dolore i due non riconoscono colui che li accompagna sul loro cammino.
Giunti presso la loro dimora, il “forestiero” fa il gesto di continuare il viaggio ,
ma essi lo pregano di rimanere con loro .. perché si sta facendo sera….
Non è tanto un gesto di cortesia verso lo sconosciuto,quanto il bisogno di restare in sua compagnia, di ascoltare ancora la sua parola che accende nel cuore un ardore insolito..
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero.Ma lui sparì dalla loro vista.
Ed essi si dissero l’un l’altro:“Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi ?...
Nello spezzare il pane Gesu’ sparisce dai loro occhi…ma rimane presente in quel pane…
“Non vi lascero’ orfani .. saro’ con voi fino alla fine del mondo…” dira’ prima di salire al cielo ..
Gesù si fa riconoscere in un clima di preghiera e intimità …
Se in molti credenti la fede è fredda, quasi addormentata, incapace di trasformare la loro vita,
spesso il motivo va ricercato in una mancanza di preghiera profonda
e di intimità personale con Cristo.
Molti credono in Gesù e accettano quello che la scrittura e i vangeli dicono di Lui;
ma non credono in lui come una persona tuttora viva e presente
che vuole essere il compagno del loro cammino, l’amico, l’ospite del loro cuore.
Non si sono ancora incontrati con lui nell’intimità della preghiera ,
del sedersi insieme a mensa per spezzare il pane. Per costoro il banchetto eucaristico è un semplice rito simbolico; non è un cibarsi di Cristo morto e risorto per la loro salvezza,


un accoglierlo vivo e palpitante nel loro cuore per intrattenersi amichevolmente con lui.


“Resta con noi”. Soltanto con il desiderio dell’incontro intimo e personale col Signore
si accendono la fede e l’amore e si diventa capaci di accenderli in altri cuori.


Faccio mie e condivido con voi le parole di una preghiera di Lorenzo da Ponte:


O buon Gesù, resta con me perché nell’anima mia si va oscurando la luce della fede, e si va raffreddando il fervore della carità; se tu te ne andrai, diventerò notte oscura e fredda.
Resta con me, Signore, perché il giorno della mia vita va declinando e ho più che mai bisogno della tua presenza….
Resta con me, Signore, perché io possa realizzare il mio desiderio e giungere alla vita eterna per rimanere sempre con te.


E concludo con una breve poesia :


Verso Emmaus… negli occhi il pianto ..ma Gesù era loro accanto
Spiegava loro lungo il cammino le Scritture, il pensiero divino
Erano tristi, non l’han conosciuto Il cuore deluso, il Signore perduto.
Rimani con noi perché si fa sera, dolor nei ricordi.. il cuor che dispera,
A cena insieme: il pane spezzato si aprirono gli occhi…Gesù ritrovato!!!
Mestizia..dolore… tutto sfumato… è Lui, è risorto…e ognuno ha salvato..
Lo riconobbero e sparì: era il Signore..ecco perché nel sentirlo batteva forte il cuore.
Gesù, in ogni istante mi sei vicino, passo per passo, nel mio cammino
Piccola figlia che in te crede e spera.. rimani con me perché si fa sera.



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