giovedì 19 aprile 2012

Riflessioni sui misteri gaudiosi



L’ANGELO PORTA L’ANNUNCIO A MARIA



Il Signore scruta i nostri cuori, ne conosce ogni piccolo palpito e sa quale compito puo’ affidare a ciascuno di noi…. Sa ognuno dei suoi figli quanto è capace di dare…

Quanto dev’essersi compiaciuto nel vedere Maria in preghiera col cuore tutto rivolto al cielo, Lei aspettava la venuta del Messia…. Pregava che avvenisse presto… desiderava in cuor suo di poter essere una delle serve di Colei che avrebbe generato il Messia….

Ed ecco, invece, che l’angelo le dice di essere stata scelta come Madre del Messia….

Immaginiamo subito dopo il suo “SI” all’Angelo Gabriele, rimasta sola, quanta gioia deve aver sentito nel cuore.

Mamma del Messia e Mamma nostra, ti affidiamo le nostre famiglie, i nostri giovani, perché possano trovarsi vigili e capire prontamente cosa il Signore vuole da ciascuno di loro e non essere disattenti e attratti da cose futili e inutili. Mamma del cielo per questo ti preghiamo in questo primo mistero.

sabato 19 novembre 2011

Eucaristia mistero di presenza


Dal libro “I miracoli eucaristici” di Sergio Meloni


L’anima, gustando l’Eucaristia si accende di tanto ardore che, distrutta ogni tiepidezza e carnalità, si unisce solo a questo cibo, convertendosi in esso, ed allora gusta che il Signore è soave, sperimenta come il suo Spirito è più dolce del miele.
(San Bonaventura)



…Noi crediamo che, sotto le specie eucaristiche, è realmente presente Gesù.
Una presenza che è detta reale non per esclusione, quasi che le altre forme di presenza non siano reali, ma per antonomasia, perché in forza di essa Cristo tutto intero si fa sostanzialmente presente nella realtà del suo Corpo e del suo Sangue.
Per questo la fede ci chiede di stare davanti all’Eucaristia con la consapevolezza che siamo davanti a Cristo stesso.
Proprio la sua presenza dà alle altre dimensioni – di convito, di memoriale della Pasqua, di anticipazione escatologica – un significato che va ben al di là di un puro simbolismo.
L’Eucaristia è mistero di presenza, per mezzo del quale si realizza in modo sommo la promessa di Gesù di restare con noi fino alla fine del mondo.

La Presenza di Gesù nel Tabernacolo deve costituire come un “polo di attrazione” per un numero sempre più grande di anime innamorate di Lui, capaci di stare a lungo ad ascoltarne la voce e quasi a sentirne i palpiti del cuore.
GUSTATE E VEDETE QUANTO E’ BUONO IL SIGNORE!

Restiamo prostrati a lungo davanti a Gesù presente nell’Eucaristia, riparando con la nostra fede e il nostro amore le trascuratezze, le dimenticanze e persino gli oltraggi che il nostro Salvatore deve subire in tante parti del mondo.
(Giovanni Paolo II)

martedì 8 novembre 2011

Tutto il Cielo nella nostra anima






Dopo la Comunione, possediamo tutto il cielo nella nostra anima, eccetto la visione. (Elisabetta della Trinità)

martedì 1 novembre 2011

Siamo santi

Purtroppo diversi motivi mi hanno tenuta lontana da questo blog, tra parentesi ne ho altri sparsi nello spazio del web,ma l'odierna bellissima festa mi ha spinto a tornare per esternare la gioia intima di questa giornata dopo l'ascolto dell'omelia di stamane alla messa.In poche parole siamo santi e non daremmo lode al Signore negando questa realtà.Siamo Santi perchè  figli di Dio .
<<Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!>> Prima lettera di Giovanni cap 1
Viviamo ogni nostra giornata pensando che è il presente che conta poichè il passato non c'è più e il futuro ancora non ci appartiene.Negli incontri con le persone nel bene che facciamo nella quodidianità Dio è sempre presente, i peccati e gli errori del passato non devono farci  restare chiusi in noi stessi  i peccati confessati non esistono è il Maligno che ci opprime con questi pensieri .Rendiamo grazie a Dio del bene che compiamo perchè il vero amore viene da Lui. Un abbraccio affettuoso a tutti i fratelli in Cristo.

sabato 20 agosto 2011

VERRANNO A CHIEDERTI DEL NOSTRO AMORE




Penso alle tante situazioni delle nostre giornate in cui affrontiamo dei dialoghi con il nostro prossimo.
Nei posti più disparati tipo in ufficio, al bar, dal medico, in parrocchia, dal parrucchiere, in carcere, in coda per entrare in un museo, fra auto incrociatesi e ferme nel bel mezzo di una strada, nella cittadina dove vivo capitano spessissimo questi blocchi stradali, pare che sia normale…
Questi sono i luoghi comuni (o quasi);
Gli argomenti?
In genere si parla  di tasse e crisi economica, di pettegolezzi di vario genere, di donne (o di uomini), della posizione presa, condivisibile o meno,  da quel settimanale sulla storia dei nostri giorni, di fatti di cronaca tipo l’ultimo disumano omicidio avvenuto in famiglia, di disoccupazione e gratta e vinci, di problemi di salute…

“In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?”
Diciamoci la verità: è una domanda poco comune, che non ci poniamo e che non rivolgiamo al nostro prossimo;
senza voler dispiacere nessuno devo dire che neppure in luoghi tipo la parrocchia questa domanda circola molto…
D’altronde se venisse  qualcuno a chiederci per strada “chi è per te Gesù” penseremmo subito questo è “esaurito” o ci vuole vendere qualcosa o appartiene a qualche gruppo fuori dalla Chiesa alla ricerca di proseliti o ha la “capa fresca” con tutti i problemi che abbiamo da affrontare oggi!.

Sapete, è un brutto segno che ci fa intendere che abbiamo fatto “accomodare” fuori dalla nostra vita proprio Lui, Gesù, che Gesù non c’entra con la nostra vita!
Allora, caro fratello, cerchiamo di capire se Cristo ha a che fare con la nostra realtà quotidiana, se i problemi che abbiamo trovano in Gesù una soluzione,
lasciamoci rivolgere la domanda che per il cristiano vale una vita:
ti avverto, è una domanda particolare perché ci mette in discussione non come filosofi ma concretamente come viviamo.
Francesco, Raffaele, Domenico, Simona, Fiorella, Michele, Angela…
 per te chi è Gesù Cristo?
Gesù non fa questa domanda ai suoi discepoli perché ha una crisi d’identità…
Gesù vuole che i suoi discepoli conoscano la loro identità….!
Se sei vero cristiano devi sapere chi è nella tua vita Gesù Cristo!
Da questa risposta personale puoi capire di chi sei discepolo.
Il cristianesimo non è un’ideologia, una bella dottrina morale ma è “il mio rapporto con Gesù”, io sono come Gesù, amo come Gesù!
Guarda che è fondamentale per ognuno di noi conoscere veramente chi è Cristo, da questa conoscenza si concretizza il nostro rapporto con Lui e con il prossimo.
D’altronde, le stesse risposte degli apostoli non sono andate oltre il riconoscere Gesù come un profeta.
Ma Gesù non è solo un profeta!
Gesù non è solo un “guaritore” che invochiamo in certi frangenti della nostra vita;
Gesù non è un dio un po’ strano ed incomprensibile da tenerci buono con qualche preghiera onde evitare che ci accadano fatti brutti…..;
Gesù non è un ansiolitico che ci toglie l’insostenibile oppressione della vita.

Vuoi sapere chi è per te Gesù?
Chiedilo alle azioni della tua vita, al tuo comportamento quotidiano, al rapporto che hai con il prossimo, al rapporto che hai con il tuo corpo, al posto che occupa il denaro nella tua vita.
Questa è la risposta che la nostra carne dà alla domanda di Dio.
Questa è la risposta che noi diamo concretamente e quotidianamente a Dio.
Poi, caro fratello, c’è una risposta che non viene dalla nostra carne ma che viene dallo Spirito di Dio che ogni cristiano battezzato ha, è la risposta di San Pietro:
“Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”.
La risposta di Pietro è la risposta che lo Spirito Santo può e vuole dare in ognuno di noi.
E’ la risposta del figlio che conosce il Padre, è la risposta molto compromettente, che ci impegna ad essere figli del Dio vivente.
Figli della vita e non della morte.
Dio che ama l’umanità ha dei figli che amano l’umanità, in tutte le sue culture, colori e diversità…..
Amare come Gesù ama è quanto viene chiesto ancora oggi ad ognuno di noi, in ogni condizione sociale di vita:
Sei un politico? Ama e servi come Gesù;
Sei un genitore? Ama e servi come Gesù;
Sei un ordinato? Ama e servi come Gesù;
Sei un commerciante? Ama e servi come Gesù…

Ogni furto, ogni menzogna, ogni adulterio, ogni peccato verso il prossimo, fosse anche una tassa non pagata, testimonia che Gesù per te non è il Figlio di Dio! 
Predicare di essere di Cristo e non essere segno concreto della Sua presenza è uno scandalo insopportabile!
Fratello mio, può essere ripetitivo ma com’è importante (ed impegnativo) fare come Gesù!

Voglio salutarti questa settimana con un racconto lasciatoci da  un certo San Francesco d’Assisi, per caso hai mai sentito parlare di questo diacono Santo?

Un giorno il beato Francesco, presso Santa Maria degli Angeli, chiamò frate Leone e gli disse: “Frate Leone, scrivi”. Questi rispose: “Eccomi, sono pronto”.

“Scrivi cosa è la vera letizia”.
“Viene un messo e dice che tutti i maestri di Parigi sono entrati nell’Ordine; scrivi, non è vera letizia.
Così pure che sono entrati nell’Ordine tutti i prelati d’Oltre Alpe, arcivescovi e vescovi, non solo ma perfino il re di Francia e il re d’Inghilterra; scrivi: non è vera letizia.
E se ti giunge ancora notizia che i miei frati sono andati tra gli infedeli e li hanno convertiti tutti alla fede, oppure che io abbia ricevuto da Dio tanta grazia da sanar gli infermi e da far molti miracoli ; ebbene io ti dico: neppure qui è vera letizia”.

“Ma cosa è la vera letizia?”

“Ecco, tornando io da Perugia nel mezzo della notte, giungo qui, ed è un inverno fangoso e così rigido che, all’estremità della tonaca, si formano dei ghiaccioli d’acqua congelata, che mi percuotono continuamente le gambe fino a far uscire il sangue da siffatte ferite. E io tutto nel fango, nel freddo e nel ghiaccio, giungo alla porta e dopo aver a lungo picchiato e chiamato, viene un frate e chiede: “Chi sei?” Io rispondo : “Frate Francesco”. E quegli dice: “Vattene, non è ora decente questa di arrivare, non entrerai”. E mentre io insisto, l’altro risponde: “Vattene, tu sei un semplice ed un idiota, qui non ci puoi venire ormai, noi siamo tanti e tali che non abbiamo bisogno di te”. E io sempre resto davanti alla porta e dico : “Per amor di Dio, accoglietemi per questa notte”.

E quegli risponde: “Non lo farò, vattene dai Cruciferi e chiedi là”.

Ebbene, se io avrò avuto la pazienza e non mi sarò conturbato, io ti dico che qui è la vera letizia e qui la vera virtù e la salvezza dell’anima”.

                 Abbiamo un po’ di strada da fare…, forse…
                     Ma scusa, voglio chiederlo ancora,  per te chi è  Gesù?
                    un servo inutile che lentamente e suo malgrado percorre la strada della perfetta letizia